Non c’è matrimonio senza il lancio del riso!

Un gesto immancabile, di buon auspicio per la coppia, nonché uno dei simboli rappresentativi delle nozze: il lancio del riso. Dopo la cerimonia gli invitati sono soliti lanciare chicchi di riso sugli sposi, alcuni si divertono altri, come forse le spose, un po’ meno. Ma dove ha avuto origine questo rito? Tutto nasce da un’antica leggenda asiatica. Si narra che un vecchio saggio cinese passeggiando per la campagna vide i contadini afflitti dalla carestia; i campi, che un tempo erano fertili, apparivano desolati e non producevano alcun frutto che potesse aiutare i coltivatori a sfamarsi. Il vecchio saggio, allora, si strappò gli ultimi denti bianchi che aveva e li lanciò nel terreno. Da questa semina insolita e particolare nacquero numerosi frutti, tanti piccoli chicchi di riso che ricordavano il bianco dei denti e che permisero alla popolazione di superare la crisi e tornare a star bene. Da ciò risale la tradizione secondo cui lanciare il riso agli sposi indica un augurio di prosperità, benessere e abbondanza.

Attualmente in molti sono contrari a questa antica tradizione: alcuni lo trovano inopportuno per questioni morali, quel riso potrebbe sfamare molte persone; altri sono contrari perché sporca gli abiti degli sposi, ma basta comprare il riso giallo affinché non lasci nessuna traccia, o ancora, sarebbe meglio evitarlo perché l’uscio e il sagrato della chiesa dovrebbero restare puliti dopo il rito liturgico. In alcune nazioni, come l’Inghilterra o l’America, il lancio del riso è vietato in quanto danneggia ambiente e animali che si accingono a beccarlo.

Per andare incontro a questi piccoli disagi c’è chi preferisce lanciare divertenti e colorati palloncini all’elio che gli invitati lasceranno andare all’uscita degli sposi, oppure deliziose bolle di sapone, coreografici coriandoli o romantici petali di rosa, mantenendo inalterato l’augurio per la vita in due che gli sposi stanno per iniziare. Date libero sfogo alle idee, alla creatività e buona vita insieme!